Noi sicuramente un giretto nelle vie del paesello lo faremo, ma di sabato quando andremo a fare delle compere lasciando a casa l'auto.
Torna il Giretto d'Italia, una sfida a colpi
di pedali tra le città che usano di più le due ruote
di pedali tra le città che usano di più le due ruote
Venerdì la seconda edizione della competizione organizzata da Legambiente Fiab e Città in Bici in 25 comuni italiani
MILANO - Tutti a scuola e al lavoro con la bicicletta. Venerdì si replica il Giretto d'Italia, campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato per il secondo anno consecutivo da 25 comuni con Legambiente, Fiab e Città in Bici per incentivare l'uso delle due ruote. Scopo della gara sarà contare quante persone, in città, scelgono la bicicletta per i propri spostamenti quotidiani (come ad esempio quelli casa-scuola o casa-lavoro) e verificare quanto la bici sia un mezzo di trasporto a tutti gli effetti.
CHECK POINT E OSSERVATORI - Grazie al monitoraggio di alcuni osservatori e a check point dislocati nel territorio comunale si capirà la percentuale di spostamenti in bici. Obiettivo, assegnare la maglia rosa alle migliori. Le città si sfideranno tra loro divise in tre gironi a seconda del numero di abitanti: grandi città, città medie, città piccole e ogni girone avrà una città vincitrice. Nel girone dei pesi massimi, le grandi città (oltre 250mila abitanti), cercheranno di superarsi: Milano, Torino, Genova, Venezia, Firenze, Bologna, Roma e Bari. Nella categoria città medie (oltre 100mila abitanti) correranno Trento, Padova, Vicenza, Ferrara, Modena, Ravenna, Brescia, Reggio Emilia. Nel gruppo delle più agili, le città piccole (meno di 100mila abitanti), competono Pordenone, Pesaro, Udine, Schio, Lodi, Carpi, Pisa, Grosseto e Saronno. Poi, a Ferrara, venerdì 25 maggio 2012, all’interno della “Borsa del Turismo delle 100 città d’Arte d’Italia” verranno premiati i centri vincitori.
LA STRADA DA FARE - La competizione è occasione per stimolare la crescita dell'indice di ciclabilità delle città italiane, rimaste indietro rispetto al resto d'Europa. Basti pensare che il nostro paese dispone nel complesso di 3.972 chilometri di piste, l'equivalente di sole tre città europee (Stoccolma, Hannover e Helsinki). Ma non solo. Un terzo dei capoluoghi italiani non ha affatto o ha solo piccolissimi spezzoni di percorsi ciclabili. Non necessariamente poi le strutture sono sufficienti a incentivare la crescita degli spostamenti su due ruote. Come rilevato da Fiab, Città in Bici e Legambiente nel rapporto «Bici in città», se si guarda ai chilometri di piste Parma batte Bolzano (87,1 a 72,4) ma nel percorso altoatesino i percorsi sono meglio integrati, incontrano meno barriere e più segnaletica. Con il risultato da convincere molti più cittadini a montare in sella per spostarsi (29 contro 19 di Parma).
Redazione Online8 maggio 2012 (modifica il 9 maggio 2012)
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