Bella l’idea della settimana dedicata alla riduzione dei rifiuti, ma
lo possiamo veramente fare? Possiamo veramente ridurre i rifiuti
domestici? Personalmente non crediamo molto alla possibilità di ridurre
la produzione di rifiuti se non cambiamdo il nostro stile di vita.
Il
mondo che ci circonda ha creato tante innovazioni che hanno inciso
sulle nostre abitudini. Senza stare a pensare molto ci vengono alla
mente due banalità che sono state introdotte con la grande
distribuzione: l’insalata lavata e confezionata, e i salumi freschi
tagliati in vaschette. Alcuni anni fa a tutti sembrava normale
acquistare dal fruttivendolo la lattuga intera per poi lavarla a casa,
oppure dal salumiere il prosciutto riposto in contenitori di carta
oleata. Prima alla fine della cena si poteva avere un sacchetto di carta
e alcuni fogli di carta specifici per i salumi. Oggi se si decide di
non fare coda si acquista un sacchetto di plastica per l’insalta e una
vaschetta di plastica per il salume, oggetti questi che devono essere
differenziati. E cosa dire dell’acqua? Sembra che solo quella in
bottiglia di plastica sia potabile …
Nel nostro piccolo abbiamo
scelto di non bere acqua in bottiglia, acquistare vino sfuso alla
cantina sociale riutilizzando bottiglie di vetro, coltivare il nostro
orto, recuperare i contenitori di plastica della frutta per avere delle
vaschette-semenzaio, cercare di con acquistare pile usa e getta, ma
utilizzare il più possibile quelle ricabili, e acquistare detersivi
sfusi. In generale stiamo attenti agli imballaggi, indirizzandoci su
quelli biodegradabili, ma non sempre è possibile. La grande
distribuzione ha dato un indirizzo molto marcato al commercio e non
sempre c’è alternativa all’imballaggio imposto se non a prezzo di un
costo maggiore.
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