La scelta di utilizzare l’orto condominiale a noi destinato risale da alcuni anni fa. All’inizio eravamo scettici sui risultati che avremmo potuto ottenere, ma poi, anche grazie ai consigli dei vicini, siamo stati in grado di produrre buoni quantitativi di pomodori, insalata, cornetti/fagiolini, fagioli borlotti, zucchine, peperoni e altro. A causa della grandezza minima del terreno, che è di circa 20 metri quadrati, non siamo autosufficienti, ma almeno d’estate non acquistiamo verdura al mercato, mentre nella stagione invernale, grazie alle scorte congelate, possiamo cucinare passate di verdure, usufruire di passate di pomodoro fatte da noi, o conserve sott’olio sempre provenienti dal nostro orto.
Credo che le alternative all’autoproduzione non siano molte:
- si può utilizzare la grande distribuzione, ma da loro si paga caro il prodotto, fidandosi poi solo dell’apparenza, infatti non si conosce la provenienza e la vera qualità dell’ortaggio. In questo caso bisogna tenere ben a mente che il supermecato ha l’obiettivo della massimizzazione del profitto unita ovviamente alla qualità, ma alla fine sono solo i soldi che contano.
- si può accere ai circuiti dei GAS, ma anche qui si deve stare attenti poiché bisogna fidarsi del produttore che dice di applicare regole biologiche, ma che poi nella sostanza non è verificabile al 100%. Si può andare a visitare l’azienda capendo il contesto da dove proviene il prodotto, si può conoscere il produttore ed instaurare un rapporto di fiducia, ma anche qui i dubbi possono rimanere, siamo sicuri che è veramente biologico? Mi è capitato spesso di avere delle offerte a prezzi più alti rispetto ai supermecati con la giustificazione del biologico: “Da noi costa di più perché è una produzione diversa da quella di massa”. A queste giustificazioni non abbiamo mai creduto totalmente, gli unici motivi sono quantità prodotta con un determinato costo e guadagno che una persona vuole raggiungere mascherando tutto dietro la scusa che è biologico. Ci deve essere un minimo quantitativo per non essere in perdita, l’unico modo per andare in utile è quello di aumentare il prezzo considerando un esborso base costante e non diminuibile. Produco di meno ho meno entrate e quindi devo aumentare il prezzo, poi ovviamente è biologico.
- si può acquistare al mercato ortofrutticolo, i prezzi probabilmente sono più convenienti (anche se poi non sempre è vero), fidandoci della persona. Troviamo che al mercato ortofrutticolo possa esere vantaggioso solo per il risaprmio, poi per il resto è uguale alla grande distribuzione con la sola differenza che non si va al supermercato, non si vede dove l’ortaggio è prodotto e come stato trattato, si compra e basta.
La scelta di utilizzare i pochi metri quadrati a nostra disposizione è nata dalla poca fiducia verso la grande distribuzione e il mercato ortofrutticolo e per la leggera diffidenza nei confronti dei GAS. Produciamo noi e sappiamo da dove viene e come è, in alternativa per certe cose possiamo anche aderire ai GAS, ma nulla più. Nel nostro piccolo non usiamo nessun tipo di pesticidi, concimi chimici, o altri prodotti, l’unico concime è il composter che deriva dall’avanzo dei nostri cibi.
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