martedì 14 febbraio 2012

fotovoltaico domestico

Riportiamo un articolo del quotidiano La Stampa sul fotovoltaico domestico.

Fotovoltaico "a costo zero":
la nuova frontiera per avvicinare
le famiglie alle rinnovabili
Andrea Marchetti
C’è fermento nel settore delle energie rinnovabili, in particolare per quanto riguarda il fotovoltaico: alcune regioni, come ad esempio il Piemonte, stanno elaborando nuovi piani di incentivazione alle rinnovabili ed altre, come la Toscana, stanno cercando di conciliare il ricorso al fotovoltaico con la salvaguardia del paesaggio. La Giunta Regionale Toscana, infatti, ha approvato, lo scorso 6 febbraio, una proposta di delibera, su cui dovrà pronunciarsi definitivamente il Consiglio Regionale, che stabilisce criteri e modalità per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra e per la realizzazione di “opere di mitigazione di impatto ambientale” per le installazioni superiori ai 20 kW in aree non sottoposte a tutela dei beni culturali o paesaggistici.



Anche a livello nazionale il dibattito su fotovoltaico e territorio è aperto, in particolare per quanto riguarda i terreni destinati ad uso agricolo, argomento al centro della recente audizione, presso la X Commissione del Senato, del vicepresidente di Assoelettrica, Simone Mori, che ha criticato l'articolo 65 del decreto sulle liberalizzazioni, contenente il provvedimento di cancellazione degli incentivi per impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli. Assoelettrica, pur condividendo le intenzioni del governo di razionalizzare gli incentivi per il fotovoltaico ritiene, infatti, che l’attuale formulazione dell’articolo 65 possa contenere «profili di illegittimità, in quanto contrasta con la normativa Comunitaria che prevede il divieto di retroattività delle norme che aboliscono incentivi pubblici». L’associazione, che pur in diverse circostanze in passato ha definito “troppo generosi” gli incentivi per il fotovoltaico, chiede che la norma in questione sia riformulata in modo da salvaguardare gli investimenti già avviati.

In attesa di vedere cosa succederà sul fronte agricolo, le aziende del fotovoltaico lottano intanto per garantirsi fette di mercato nel settore degli impianti domestici, di piccola taglia. Secondo un recente sondaggio della società lombarda Ener20, infatti, circa l'80 per cento degli italiani sarebbe disposto a pagare 2,5 euro al mese pur di sviluppare le energie rinnovabili e circa il 77 per cento degli intervistati vorrebbe installare un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione.

Ma resta lo scoglio di un investimento comunque importante per le famiglie, che può arrivare a circa 7 mila euro per ogni kW di potenza installata. Su questo punto si stanno quindi dando battaglia le aziende di rinnovabili, a suon di campagne che garantiscono un impianto fotovoltaico “a costo zero”. E’ il caso, ad esempio, di “Sole Mio” di Sorgenia, nato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Abn, che consente al cliente di diventare autoproduttore di energia elettrica da fotovoltaico, a zero spese: la società installa infatti pannelli fotovoltaici gratuitamente sul tetto delle case dei cittadini che aderiranno all’iniziativa, cedendoli in comodato d’uso per vent’anni. L’azienda si occupa dunque, a proprie spese, della progettazione, dell’installazione e della manutenzione successiva dell’impianto. Il risparmio sulle bollette è di circa il 50% perché tutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e contemporaneamente consumata dall’abitazione, sarà gratuita.

Ci sono poi, le offerte “chiavi in mano” in cui le aziende del fotovoltaico si occupano anche dei permessi tecnici e dei lavori accessori oppure, come nel caso della Ekos Impianti di Fiume Veneto, anche della ricerca di partner finanziari o istituti bancari dove aprire conti correnti dedicati. Il mercato è appetibile sia per le aziende di assicurazioni (contro il furto dei pannelli), che per gli istituti di credito. La più recente è la partnership tra l’azienda fotovoltaica EDF ENR Solare e Consum.it, azienda di credito al consumo del Gruppo Montepaschi Spa. Chi installa un impianto fotovoltaico con EDF ENR Solar inizia a pagare le rate solo quando l’impianto è entrato effettivamente in funzione cedendo elettricità al GSE. Tale cessione è ricompensata dal Gestore dei Servizi Energetici mediante la corresponsione delle tariffe incentivanti previste dal Conto Energia. Le rate sono quindi pagate, all’azienda installatrice, solo quando già coperte dagli incentivi statali ricevuti, senza costi aggiuntivi, dalle famiglie che avranno installato un impianto fotovoltaico sui tetti delle proprie abitazioni. Anche in questo caso il proprietario dell’impianto ottiene un risparmio sulla bolletta, dato dal consumo di energia prodotta e autoconsumata. Secondo un’ipotesi formulata dall’azienda, prendendo ad esempio un piccolo impianto di 3 kWp installato su un tetto residenziale (inclinato di 25° ed esposto a Sud) in Emilia Romagna, allacciato alla rete nel primo semestre del 2012 (con beneficio, dunque, delle tariffe incentivanti del Quarto Conto Energia) e che funzioni in regime di scambio sul posto con autoconsumo di energia elettrica per il 50% della produzione, si possono guadagnare 337,7 euro all’anno. L’incasso mensile è infatti di 159,39 euro e supera il valore dell’ipotetica rata da corrispondere, pari a 147,25 euro. Un impianto fotovoltaico, dunque, ad impatto zero sull’ambiente, ma ad impatto positivo sul portafoglio delle famiglie in crisi.

Nessun commento:

Posta un commento