sabato 12 maggio 2012

merenda autoprodotta

ciao, oggi fa caldo e non avevamo voglia delle solite cose, così abbiamo approfittato dello yogurt che la mamma ha fatto ieri. Lo yogurt è buono, ma se c'è un rinforzino è meglio, quindi ci abbiamo messo la marmellata di fichi fatta l'anno scorso. L'unione è fantasticaaaa


seme di pesco dell'orto

Ecco la foto di un seme di pesca che due anni fa è stato buttato nell'organico per poi finire nel nostro composter ed in fine nell'orto. L'anno scorso con il finere della stagione calda la pianta è stata messe in un vaso e oggi è veramente bella. Dietro le foglie del pesco si nasconde un limone piantato con il metodo della margotta


fragole nei vasi

L'anno passato abbiamo preso delle fragole dall'orto e le abbiamo messe sul balcone in vasi rettangolari.
Ora in lieve ritardo rispetto alle sorelle dell'orto hanno fiorito.


mercatino del baratto e delle eccedenze

In un paese vicino a casa nostra sta per riprendere il mercatino del baratto e delle eccedenze. Cos'è? E' un mercatino di persone che portano ogeeti e cibo e lo scambiano oppure danno un'offerta. Le oferte vanno alle iniziative della parrocchia, mentre chi porta oggetti come ad esempio libri usati porterà via o giocattoli o libri o altro, tutto in base alla contrattazione.

Lo spirito che alimenta il mercatino è quello del più puro riciclo in barba a chi dice che il nuovo è meglio dell'usato.
Postiamo la locandina fotografata in un negozio


giovedì 10 maggio 2012

giardinaggio e sondaggio

Noi abbiamo il nostro orticello e le nostre piantine da balcone. Le piante le scegliamo in base al nostro gusto, ma la cosa fondamentale è la dimensione e la resistenza al freddo, poi viva la fantasia!!

 

 

La prima ricerca del settore: In Italia una media di sette piante in ogni casa

Giardinaggio, lo «spirito verde»
continua a crescere

Il 53% degli italiani si ritaglia uno spazio per la cura delle piante. Il difficile è scegliere la pianta «giusta»



La prima ricerca del settore: In Italia una media di sette piante in ogni casa
Giardinaggio, lo «spirito verde»
continua a crescere
Il 53% degli italiani si ritaglia uno spazio per la cura delle piante. Il difficile è scegliere la pianta «giusta»
MILANO
- Grandi emozioni e momenti da passare insieme in famiglia. Sono questi i motori che ci portano a fare sempre più spesso giardinaggio. Uno «spirito verde» che continua a crescere e che ormai coinvolge più della metà degli italiani, ma che per essere coltivato necessità ancora delle giuste informazioni. Secondo la prima e unica ricerca sul giardinaggio, infatti, negli ultimi anni, sono sempre di più le persone in Italia, circa il 53%, che cercano assiduamente di ritagliarsi degli spazi di tempo da dedicare alla cura delle piante. Non solo tra le donne, più costanti nelle attività quotidiane, come annaffiare, potare e sistemare i vasi. Ma anche per il genere maschile che, nonostante manchi di costanza, non disdegna i lavori pesanti che ruotano attorno al giardinaggio per svuotare e liberare la mente. Un piacere, quello delle attività verdi, che attinge soprattutto alle corde emozionali dello stare insieme. E che trova nel giardino un punto di incontro per coppie, amici e famiglie. Anche se spesso, nonostante la buona volontà, non si riescono a ottenere i risultati sperati. Per questo, sostengono gli esperti, per fare giardinaggio anche un divertimento è necessario imparare a coltivare.
LA RICERCA - L’indagine, condotta su 6 mila famiglie italiane e ideata da Promogiardinaggio, ha infatti messo a nudo non solo i gusti, le inclinazioni in fatto di cura delle piante nel nostro Paese, ma anche i limiti dei pollici verdi nazionali. Tra questi, la paura di non essere in grado di saper svolgere attività legate al giardinaggio e di far morire le piante, una fobia che sfiora quasi il 25%. Tra i dati positivi emersi dalla ricerca, invece, il gran numero di piante presente nelle nostre case. Una media di sette a testa tra le pareti domestiche e di ben undici tra terrazzi e giardini. Con spese sostanziose e da decidere in famiglia, circa 130 euro ogni anno, per piante e arredi esterni.
PASSIONE - «Il giardinaggio», spiega Luca Pellicciari, presidente dell’associazione milanese che dal 2008 raduna gli esperti del settore come vivaisti, produttori, aziende multinazionali e punti vendita, «per gli italiani è una vera e propria passione. Anche se, guardando i risultati della ricerca, ci si rende conto che si tratta di una passione poco armonica, fatta di vizi e virtù». Tra le ombre, soprattutto, la scelta delle piante sbagliate. Il più delle volte comperate senza valutare le condizioni ambientali, come ad esempio l’esposizione solare, o scelte in base al fattore estetico tra cui il loro colore. «Ed è proprio per questo approccio sbagliato», sottolinea Pellicciari, «che si resta di restare delusi delle piante comperate e di conseguenza anche del giardinaggio».
LA PIANTA GIUSTA – Per non rischiare di non tramutare in nero il pollice verde, suggerisce l’esperto, è quindi necessario scegliere bene le piante di cui ci si vuole occupare. Anche perché per ogni spazio e condizione climatica esiste una gamma di scelta molta ampia. «In appartamento», spiega il presidente di Promogiardinaggio, «si possono tenere tantissime piante. Ad esempio tutte le specie di orchidee, facili e robuste da coltivare al contrario di ciò che si pensa. Oppure lo spatifillo, che assorbe anche gli inquinanti che ci sono in casa, ma anche per gli amanti dei colori vivaci la villbergia, dai fiori rossi, gialli e arancioni, che necessita di pochissime cure». La scelta poi si allarga ulteriormente quando si parla di terrazzi e balconi. «Per le piante da tenere all’aperto», prosegue Pellicciari, «si apre un mondo. Sono numerosissime quelle che si possono tenere senza problemi. Non solo tutte le stagionali, ma anche gerani, margherite, lavande e tutte le rose, comprese quelle rampicanti. Per i balconi all’ombra, invece, si può optare per i fiori di vetro, le ortensie, le azalee, i rododendri e per tutte le piante che crescono in vaso anche con poca luce. Infine», dice l’esperto, «esistono soluzioni valide anche per chi viaggia tanto e passa poco tempo a casa. Tra questi gli impianti d’irrigazione, che durano una vita e che ormai si possono fare con poche centinaia di euro. Oppure, per chi non vuole rinunciare senza spendere al piacere dei fiori in casa, la scelta di piante grasse. Come, ad esempio, il grusone, meglio nota come poltrona della suocera».
GIARDINAGGIO ALPINO - Per chi invece non si accontenta della coltivazione tradizionale, anche la possibilità di imparare trucchi e mestieri del giardinaggio estremo, come ad esempio quello ad alta quota, per non rinunciare alle piante di montagna nel proprio giardino. A questo proposito, tra le occasioni più curiose offerte dal settore, quella di Floralpe, un corso di giardinaggio alpino che si svolgerà il 30 giugno e il 1° luglio nel Parco nazionale del Gran Paradiso, nel giardino botanico Paradisia di Cogne, in provincia di Aosta. Appuntamento, giunto ormai alla sua terza edizione, dove si potrà assistere a lezioni pratiche sotto la guida di architetti del paesaggio e vivaisti specializzati in piane acquatiche e di ambienti umidi per imparare a coltivare e individuare negli spazi verdi, i luoghi più adatti dove tenere le piante montane. Tra queste le erbe alpine, utili per la preparazione di decotti e tisane. In più, per rendere ancora più efficace le tecniche colturali e creare scenari di maggior effetto, anche la creazione di una piccola roccera e di un piccolo laghetto, facilmente replicabili nei giardini di casa.
GREEN KID – Un amore, quello per il giardinaggio, estremo o canonico, che oltre a dare benessere alle famiglie italiane, comincia a svilupparsi anche tra i bambini. «Per i più piccoli», conclude Pellicciari, «prendersi cura delle piante diventa un’esperienza formativa. In cui si apprendono i meccanismi della nascita e della crescita. Per questo, in molte scuole, si stimolano i ragazzi a fare questo tipo di attività. I bambini poi, restano soprattutto affascinati dai bulbi, visti come specie di cipolle ermetiche, e ancora più stupiti quando, con il passare del tempo, li vedono fiorire e scoprono il senso della vita».
Carlotta Clerici
4 maggio 2012 (modifica il 8 maggio 2012)

http://www.corriere.it/ambiente/12_maggio_07/giardinaggio-ricerca-clerici_22534e08-9601-11e1-b2cf-0f42ed87ec02.shtml 

lago verde di frumento

E' un campo di dimensioni considerevoli se si paragonano a quelli presenti vicino alle città, sembra un lago verde che si muove con il vento. Purtroppo non capitano più viste simili, le case e i capannoni si stanno mangiando praticamente tutto ...



mercoledì 9 maggio 2012

locandina girettod'italia

noi amiamo la bicicletta: sito lega ambiente

Riportiamo anche la pagina del sito di Lega Ambiente che spiega l'iniziativa.


Giretto d'Italia 2012


Pubblicato il07 maggio 2012
Venerdì 11 maggio tutti in bici per il 2° campionato nazionale della ciclabilità urbana.
Insiema a Fiab e Città in bici vogliamo promuovere l'uso della bicicletta, il mezzo di trasporto più ecologico ed economico che esite; vogliamo convincere le amministrazioni che per liberare le nostre città dal traffico e dall'inquinamento è indispensabile investire risorse in progetti di mobilità sostenibile, Vogliamo che i ciclisti abbiamo percorsi dedicati e sicuri ome già accade in molte città europee.
A questo scopo per il secondo anno consecutivo organizziamo il Giretto d'Italia, campionato nazionale della ciclabilità urbana. Contiamo i ciclisti perchè contino di più! Scopo della gara è contare quante persone in città scelgono la bicicletta per gli spostamenti quotidiani e verificare quanto la bici sia un mezzo di trasporto a tutti gli effetti nell’ambiente urbano.
Check point dislocati nel territorio comunale permetteranno di capire, in ognuna delle città, qual è la percentuale di spostamenti in bici e assegnare la maglia rosa alle migliori.
L’11 maggio quindi non servirà pedalare veloci, ma sarà indispensabile essere in tanti a farlo! Per diventare liberi di pedalare partecipate numerosi!
Ecco le città in gara: Milano, Torino, Genova, Venezia, Firenze, Bologna, Roma, Bari (categoria grandi città oltre 250mila abitanti); Trento, Padova, Vicenza, Ferrara, Modena, Ravenna, Brescia, Reggio Emilia (categoria città medie oltre 100mila abitanti);Pordenone, Pesaro, Udine, Schio, Lodi, Carpi, Pisa, Grosseto e Saronno (città piccole meno di 100mila abitanti). 
Maglia rosa ai municipi con più ciclisti in circolazione. Ai Sindaci della 3 città regine in premio una bicicletta in alluminio interamente riciclata messa a disposizione da Sorgenia.
Per informazioni 06.86268312


noi amiamo la bicicletta: giretto d'Italia

Dalla serie noi amiamo la bicicletta riportiamo una notizia carina apparsa sul "Corriere", che riguarda l'utilizzo del nostro mezzo di trasporto preferito.
Noi sicuramente un giretto nelle vie del paesello lo faremo, ma di sabato quando andremo a fare delle compere lasciando a casa l'auto.


Torna il Giretto d'Italia, una sfida a colpi
di pedali tra le città che usano di più le due ruote
Venerdì la seconda edizione della competizione organizzata da Legambiente Fiab e Città in Bici in 25 comuni italiani
MOBILITA' SOSTENIBILE
Torna il Giretto d'Italia, una sfida a colpi
di pedali tra le città che usano di più le due ruote
Venerdì la seconda edizione della competizione organizzata da Legambiente Fiab e Città in Bici in 25 comuni italiani
MILANO - Tutti a scuola e al lavoro con la bicicletta. Venerdì si replica il Giretto d'Italia, campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato per il secondo anno consecutivo da 25 comuni con Legambiente, Fiab e Città in Bici per incentivare l'uso delle due ruote. Scopo della gara sarà contare quante persone, in città, scelgono la bicicletta per i propri spostamenti quotidiani (come ad esempio quelli casa-scuola o casa-lavoro) e verificare quanto la bici sia un mezzo di trasporto a tutti gli effetti.
CHECK POINT E OSSERVATORI - Grazie al monitoraggio di alcuni osservatori e a check point dislocati nel territorio comunale si capirà la percentuale di spostamenti in bici. Obiettivo, assegnare la maglia rosa alle migliori. Le città si sfideranno tra loro divise in tre gironi a seconda del numero di abitanti: grandi città, città medie, città piccole e ogni girone avrà una città vincitrice. Nel girone dei pesi massimi, le grandi città (oltre 250mila abitanti), cercheranno di superarsi: Milano, Torino, Genova, Venezia, Firenze, Bologna, Roma e Bari. Nella categoria città medie (oltre 100mila abitanti) correranno Trento, Padova, Vicenza, Ferrara, Modena, Ravenna, Brescia, Reggio Emilia. Nel gruppo delle più agili, le città piccole (meno di 100mila abitanti), competono Pordenone, Pesaro, Udine, Schio, Lodi, Carpi, Pisa, Grosseto e Saronno. Poi, a Ferrara, venerdì 25 maggio 2012, all’interno della “Borsa del Turismo delle 100 città d’Arte d’Italia” verranno premiati i centri vincitori.
LA STRADA DA FARE - La competizione è occasione per stimolare la crescita dell'indice di ciclabilità delle città italiane, rimaste indietro rispetto al resto d'Europa. Basti pensare che il nostro paese dispone nel complesso di 3.972 chilometri di piste, l'equivalente di sole tre città europee (Stoccolma, Hannover e Helsinki). Ma non solo. Un terzo dei capoluoghi italiani non ha affatto o ha solo piccolissimi spezzoni di percorsi ciclabili. Non necessariamente poi le strutture sono sufficienti a incentivare la crescita degli spostamenti su due ruote. Come rilevato da Fiab, Città in Bici e Legambiente nel rapporto «Bici in città», se si guarda ai chilometri di piste Parma batte Bolzano (87,1 a 72,4) ma nel percorso altoatesino i percorsi sono meglio integrati, incontrano meno barriere e più segnaletica. Con il risultato da convincere molti più cittadini a montare in sella per spostarsi (29 contro 19 di Parma).
Redazione Online8 maggio 2012 (modifica il 9 maggio 2012)
riportiamo il link:

martedì 8 maggio 2012

seme di pesco trovato nell'orto

Settimana scorsa durenta l'attività di semina delle piantine nell'orto abbiamo fatto una scoperta simpatica: un seme di pesca ha fatto le radici. Abbiamo provato varie volte l'epserimento del seme di pesca nel vaso prima dell'inverno, ma non avevamo mai ottenuto risultati. La natura al contrario ha provveduto da sola senza il nostro intervento. Il seme era a  circa 5 - 10 centimetri di profondità ed era aperto, all'interno il cuore era così:


Il seme è stato delicatamente tolto dal terreno e posizionato in un vaso in attesa che cresca.



Molto probabilmente non darà frutti, ma servirà per l'innesto.