sabato 4 agosto 2012

piccola intervista mercatino del baratto

Come promesso anche se in ritardo postiamo qualche riga per condensare i perché del mercatino delle eccedenze e del baratto dell’oratorio di Mapello.  Sabato scorso, chiacchierando con i volontari ,che con dedizione e pazienza investono del loro tempo in questa attività, si è giunti alla conclusione che sarebbe stato bello riportare alcuni concetti base che secondo noi sono molto importanti.
Giacomo uno dei volontari ci spiega che l’idea è nata l’anno scorso come esigenza di metter a disposizione un punto di incontro abbinato allo scambio e dopo un primo anno di prova si è deciso di rinnovare la proposta anche per l’estate 2012. Gli oggetti esposti sono tutti usati fatta eccezione per alcuni capi di abbigliamento come t-shirt che provengono dalle rimanenze di eventi particolari. Le finalità sono quelle di “far girare” degli oggetti di normale utilizzo a costo zero. La bancarella dei giochi, che è quella che segue, ad esempio è frutto della raccolta parrocchiale dei giocattoli non più usati ma ancora in buono stato, i libri derivano da scambi  e donazioni, mentre per quanto riguarda la verdura alcuni signori amanti dell’orto hanno messo a disposizione la sovra produzione che altimenti andrebbe buttata. L’iniziativa, continua Giacomo, ha permesso anche lo sviluppo di relazioni tra persone che in alternativa non avrebbero avuto modo di incontrarsi. La risposta della comunità è in crescendo, ora arrivano anche dai paesi vicini incuriositi dall’iniziativa. In ogni caso c’è un certo numero di frequentatori abituali, che uniscono il mercatino alla passeggiata mattutina.
Da parte nostra ci siamo accorti che in cantina avevamo parecchie cose inutilizzate e senza futuro come ad esempio un seggiolino per bicicletta, oppure vari giocattoli dei bimbi che abbiamo deciso di portare in cambio di altri giochi. Sono ormai alcuni mesi che non acquistiamo più libri sia per noi che per i nostri bambini, ma effettuaiamo il baratto, mentre per quanto riguarda i giochi ogni quindici giorni per i nostri figli si rinnova la magia della scelta come se si andasse in un negozio. In verità sa detto che essendo piccoli basta poco per accontentarli, poi in futuro si vedrà.  Gli oggetti in quest’ottica di scambio perdono il valore commerciale rappresentato dal denaro ed assumono un valore di utilizzo svincolato dal costo di acquisto.

Nessun commento:

Posta un commento