mercoledì 1 febbraio 2012

pane fatto in casa

Sono passati alcuni mesi da quando, stanchi di acquistare il pare a più di 3€ al chilo che dura un giorno, abbiamo optato per la macchina del pane. La decisione è stata un po' travagliata a causa delle numerose proposte che il mercato dell'elettrodomestico offre, ma poi dopo varie ricerche in internet e nei negozi, siamo giunti alla conclusione che la macchina migliore fosse quella che produce 900 grammi di pane.



La nostra ricerca si è orientata anche verso l'acquisto della pasta madre dal fornaio, utilizzandola poi per le successive produzioni, ma a causa della mancanza di tempo nella fase dell'impasto abbiamo optato per una via di mezzo. Impastare il pane a mano non è sempre possibile a causa dei ritmi che durante la settimana abbiamo, ma preparare gli ingredienti per la macchina sì.
La nostra esperienza ci ha portati a formulare alcuni vantaggi non indifferenti:

1) Costo
Il primo costo è ovviamente l'acquisto dell'elettrodomestico. La soluzione è stata abbastanza semplice: abbiamo controllato tutte le marche presenti e il loro costo a parità di produzione e di consumo energetico, poi la scelta è caduta su quella meno onerosa. Bisogna sottolineare che tutte queste macchine arrivano dalla Cina e che quindi la scelta basata sulla provenienza come fonte garanzia di affidabilità decade.
Il secondo costo è la materia prima. La produzione di circa 900 grammi di pane richiede circa 500 grammi di farina, 10 grammi di sale e 10 di zucchero, 300ml di acqua, dai 10 ai 20 grammi di olio, ed in fine lievito che per nostra comodità è quello disidratato.
Il terzo costo è ovviamente la corrente. Il ciclo di produzione per il pane normale dura 3 ore divise in tre fasi: quella iniziale di un'ora durante la quale avviene l'impasto intervallato da pause, la mediana di un'ora che è di lievitazione e quella finale di un ora che è la cottura. Il consumo di corrente della cottura risulta comunque inferiore a quello di un formo, ma allo stesso tempo si produce meno pane poichè non si può oltrepassare determinate dosi di farina.
Oggi giorno però i costi descritti si assorbono dopo poco tempo e si va in utile relativamente presto se si paragona la stessa quantità di pane acquistata in un fornaio.


2) La genuinità del prodotto.
Sappiamo cosa c'è nel nostro pane, al contrario di quello del supermercato, che può provenire dalla Romania, contenere strutto, o prodotti vari per migliorare il sapore.

3) Diminuzione dello spreco.
Il pane non consumato in giornata viene magiato nei giorni successivi perchè è molto buono. In passato è capitato che il pane acquistato dopo due giorno fosse veramente inmangiabile e quindi ridotto a pane grattuggiato per non buttarlo.


Ci sono anche alcuni fattori che sono contro l'utilizzo della macchina del pane quali:

1) acquisto di un prodotto che poi non si potrà reciclare facilmente;
2) luogo di fabbricazione con immissione di CO2 per produrlo e importarlo;
3) consumo di energia che risulta superiore nel caso in cui tutti avessimo la macchina del pane rispetto a quella del fornaio.

A tutti noi la scelta.

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